Almanacco dell’Isola di Pellestrina

10,00

Notizie storiche, religiose, cultura, fatti, personaggi, curiosità, informazioni utili. (2. Vicaria di Pellestrina)

Chioggia 2002, pp. 168.

Descrizione

29-almanacco-pellestrinaPresentazione 


Eccoci alla seconda tappa del nostro itinerario di accompagnamento degli amici lettori – e di quanti vogliono unirsi al nostro simbolico viaggio – attraverso il territorio della diocesi clodiense, 
che si estende nell’ambito delle due province a… sud-est del Nordest: nella parte più meridionale del veneziano e in quella più orientale del rodigino. 
Dopo aver percorso il territorio più estremo del basso Delta – in gergo ecclesiastico la vicaria di Ca’ Venier, per larga parte coincidente con il Comune di Porto Tolte -, facciamo tappa ora a Pellestrina: dal lembo più a sud a quello più a nord. 
E proprio di un lembo si tratta, questa volta in modo emblematico: una lunga e stretta striscia di terra, che vanta però un’antica e intensa storia sia civile che culturale, sia sociale che religiosa. Se il Delta ha il suo fascino, l’Isola di Pellestrina non è da meno: la singolarità dei siti, l’esposizione al mare cui sembrano strappare caparbiamente qualche spazio, l’abbondanza delle acque in cui paiono quasi immersi, l’eccezionalità dei paesaggi, la peculiarità degli abitanti ed altri elementi ancora li accomunano. Forse anche per questo ci è sembrato opportuno passare dall’uno all’altra. Ma anche per offrire un segnale di attenzione verso le zone più a margine rispetto al centro diocesano. A dire il vero, Pellestrina è vicina, ma la sua insularità – con quel tratto di laguna che la separa da Chioggia, vincolando i rapporti (per altro frequenti e variegati) ad orari o a mezzi specifici – la fa percepire “lontana “, ed è comunque l’estremo punto nord del nostro territorio, dopo che la diocesi fu privata di Malamocco, la sua antica sede originaria. 
L’Isola coincide, stavolta in tutto, con l’omonima vicaria, anche se nel suo ultimo tratto è presente un’opera pastorale del Patriarcato veneziano: la più piccola della diocesi, sia come estensione che come numero di abitanti, ma non certo l’ultima in termini di partecipazione e di vitalità ecclesiale (basti pensare al significativo numero di sacerdoti che ha dato e sta dando alla comunità diocesana…). Ed anche per tutti gli altri aspetti la gente isolana si dimostra attiva e intraprendente, giustamente orgogliosa della propria storia e della propria identità, artefice operosa del proprio presente, nel contesto più ampio imposto dalla società contemporanea: anche se in molti hanno dovuto lasciare l’isola, tutti vi mantengono il proprio punto di riferimento, nell’attaccamento ancora ben visibile alle tradizioni, nei legami familiari e generazionali che si confermano saldi, nella volontà condivisa di portare sempre alto il nome della propria terra. 
Il testo che proponiamo, in questo secondo volume dell’“Almanacco” di Nuova Scintilla, pensato e preparato per il secondo anno del nuovo decennio, offre una raccolta interessantissima di notizie corredata da un accattivante florilegio di foto: un sintetico percorso storico, una rassegna dettagliata e completa delle quattro comunità parrocchiali e delle altre chiese, oratori ed edicole e di altre “opere” che caratterizzano l’Isola, una silloge articolata di episodi o di realtà che hanno segnato la vita degli abitanti, una suggestiva presentazione delle peculiarità ambientali, una presentazione essenziale delle attività socioeconomiche una serie di avvincenti curiosità sul passato e sul presente dell’Isola e infine una carrellata di ricordi sui personaggi più significativi oltre alle numerose e immediate “informazioni utili” che non possono mancare in una pubblicazione del genere. 
Rinnoviamo il nostro grazie all’amico e collaboratore Angelo Padoan – e a quanti hanno cooperato in vario modo alla realizzazione del volumetto – per questa nuova tessera che egli apporta al già ricco mosaico illustrativo del territorio della diocesi, che va componendo con passione da molti anni sulle pagine del nostro settimanale e che ora viene esposto in modo più sistematico in questa serie di “almanacchi “: gli auguriamo – confortato anche dal notevole successo registrato dal primo – di poterla completare, di anno in anno, con soddisfazione di tutti.

Don Vincenzo Tosello 
Direttore 


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