Briciole di storia

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Testimonianze epigrafiche nella Diocesi clodiense

Chioggia 2008, pp. 224.

Descrizione

61-Briciole-di-storiaAl lettore

Queste pagine sono nate dal desiderio di ripescare briciole di storia attraverso tracce documentarie su pietra: le iscrizioni. L’intento è quello di completare la rivi­sitazione delle testimonianze epigrafìche (in latino e in italiano) presenti nel territo­rio clodiense. Dopo la pubblicazione delle iscrizioni e citazioni latine a Chioggia, recensite nel volume Viaggio netta memoria (2000); dopo quelle sui cimiteri, sugli oratori e battisteri, raccolte in Frammenti di mistero (2001); ora vengono recensite le iscrizioni che ornano gli edifici sacri – chiese e campanili – e i centri di spiritualità della diocesi di Chioggia. Raccogliere il complesso epigrafico, rendendo comprensibile a tutti anche le iscri­zioni latine, è l’obiettivo immediato di questo libro, nel quale però figurano anche ‘filigrane’, che evidenziano l’eredità dei secoli secondo una lettura stratigrafica degli elementi architettonici e delle iconografie dei singoli edifici, e piccole finestre sulle ‘devozioni’ che spesso giustificano la presenza di determinati manufatti artistici in precise aree devozionali. Si completa così un trittico di letture epigrafiche, in vista dì un eventuale supporto da offrire alle persone interessate alle cose clodiensi.

Le testimonianze vengono di­sposte secondo una esplorazione geografica del territorio (ripartito per vicariati) che spazia da nord verso sud e da ovest verso est. Ho pensato inoltre di aggiungere in appendice le iscrizioni latine dettate o sco­perte in città negli anni più recenti, perciò non registrate in Viaggio nella memoria né in Frammenti di mistero. Le iscrizioni sono identificate da numerazione: il primo numero in neretto si riferisce alla chiesa o ente in esame, il secondo – tra parentesi -da la numerazione generale progressiva.

Il tutto viene consegnato al benevolo lettore che forse riuscirà a cogliere, oltre le presumibili sviste del compilatore (aliquando dormitat et bonus Homerus), qualche aspetto di validità in ordine alla ricomposizione di un reticolo storico-religioso della circoscrizione clodiense. Questo volume nasce in concomitanza con l’inventariazione informatica dei beni mobili, promossa dalla GEI e realizzata in diocesi dal settembre 2004 alla fine del 2007. Perciò è doveroso ringraziare i parroci, che hanno cortesemente fa­vorito l’ispezione dei luoghi e dei beni artistici posti sotto loro custodia, e l’equipe dell’inventariazione, che ha fornito parecchi dei dati qui contenuti: Luca Mancin (misuratore), Luciano Scarpante (schedatore), Marco Salvagno (fotografo), Sergio Piva (responsabile informatico), Lorenzo Lorenzini (responsabile scentifico). Un particolare ringraziamento va a Vincenzo Tosello che ha rivisto con paziente acume l’intero testo.

La circoscrizione ecclesiastica di Chioggia si estende da Malamocco alle foci del Po, affacciandosi all’Adriatico per quasi 100 km di lunghezza con profondità media di 12 km. Si configura come diocesi della Laguna meridionale e del Basso Delta e giace ai lembi periferici delle province di Venezia e di Rovigo. In questo territorio vivono attualmente circa 120.000 abitanti, assemblati in 68 parrocchie, distinte in 6 vicariati. Vi operano un’ottantina di sacerdoti, 125 religiose, una trentina di religiosi e molti animatori parrocchiali.

La gente mantiene vivo l’attaccamento alla famiglia, il senso della laboriosità e della solidarietà; pratica la fede con particolare attenzione alle espressioni della pietà popolare e, in parte, al santorale che tende a modificarsi secondo gli aggiustamenti devozionali. Il territorio è caratterizzato in periferia dalla cultura rurale (agricoltura e orti­coltura), in parte dalla piccola industria, e nei mesi estivi è investito da crescente richiesta turistica; comprende alcune zone archeologiche. Il centro diocesi, in cui è ancora dominante il ceto peschereccio, nell’ultimo decennio si è arricchito di qual­che organismo culturale (Facoltà universitaria di Biologia marina, Biblioteche) e di alcuni poli di promozione storico-artistica (Musei e Pinacoteche).

L’Autore

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