I “golosessi” del nonno Bepi

10,00

Chioggia 1999, pp. 182.

Categoria: Tag: , , ,

Descrizione

20-i-golosessiPresentazione
Si assiste oggi ad un fenomeno curioso: mentre da un lato aumentano le persone che si mettono a dieta per problemi di sovrappeso o per assomigliare ai modelli imposti dalla moda, da un altro lato la produzione di libri di ricette ha avuto negli ultimi tempi un vero e proprio boom. Non c’è quasi rivista, specie quelle cosiddette femminili, che non pubblichi alcune pagine dedicate alla cucina. Una contraddizione? Non proprio.
La voglia, ma anche la necessità, dei dolci si può dire che è nata con l’uomo, non solo per soddisfare la gola, ma anche per un’esigenza fisiologica di apporto di zuccheri e di calorie.
La psicologia più recente ha messo in luce poi la stretta connessione tra cibo e psiche, per cui la fame nervosa che a volte ci prende non è appunto vera fame, ma la spia di qualche problema interiore. Per curare questo tipo di fame non è certo risolutiva una dieta, ma la conoscenza di se stessi e l’eventuale ricorso ad uno specialista. D’altra parte i dolci che sono tanto invitanti e più facili da consumare, sono anche il più delle volte molto calorici, per cui sono stati spesso demonizzati.
In realtà sono parte integrante dell’alimentazione che, per essere sana, deve essere varia ed equilibrata. Come dice “nonno Bepi” l’arte culinaria non è un’arte che si possa insegnare come qualsiasi materia, ma che si impara attraverso la pratica costante, l’attenzione scrupolosa alle dosi, agli ingredienti, ai tempi di cottura, sia pure con l’aggiunta di un pizzico di fantasia, e che richiede pazienza, intuito, buon gusto. 
Oggi l’industria dolciaria, sfruttando l’antica esperienza e la tecnologia, mette a disposizione dei consumatori ogni sorta di dolciumi, dalle torte ai pasticcini, ai biscotti, ai gelati, già pronti, comodi da acquistare in ogni momento e per qualsiasi occasione. Sono moltissime però le donne (ma anche gli uomini) che desiderano preparare in casa i dolci, con le proprie mani, con ingredienti genuini, semplici, di più facile digestione, freschi.
Dolci, biscotti ed ogni tipo di leccornie, sono diffusi in tutto il mondo con percentuali di consumo più o meno elevate, connotando in modo significativo la tradizione dei singoli paesi. Chi non conosce l’austriaca “Sachertorte” o il “pudding”, tipico dolce inglese? In Italia il discorso più che nazionale si fa regionale: il “panettone” ha la sua origine in Lombardia, i “cannoli” e la “cassata” ci riconducono alla Sicilia, i “krapfen” e gli “strudel” al Trentino Alto Adige. Ma si può dire che ogni città ha i suoi dolci tipici, basta pensare ai veneziani “baicoli”, al “torrone di Cremona”, alla “torta paradiso” di Bergamo, entrata tra i classici. Della nostra città è tipica la “smegiassa”, dolce in parte dimenticato, ma a torto, perché può soddisfare anche un palato esigente ed è per questo che la ricetta compare nel volumetto.
Accostiamoci allora ad esso: basterà sfogliarlo per apprezzare la varietà delle ricette, che sono state semplificate al massimo, per renderne più facile la consultazione e preparare così ottimi dolci.

Luisa Rossetti 

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Solamente clienti che hanno effettuato l'accesso ed hanno acquistato questo prodotto possono lasciare una recensione.