I Santuari Mariani della Diocesi di Chioggia

5,00

Francesco Ferro

Cenni storici, le immagini, gli inni

Chioggia 2007, pp. 52

Descrizione

57-Santuari-MarianiPresentazione

L’innologia popolare religiosa nella nostra diocesi e in particolare a Chioggia è, com’è noto, abbastanza consistente. E molti sono, perciò, gli inni religiosi che venivano e vengono cantati dal popolo, pur se circoscritti nell’ambito strettamente locale. Alcuni di essi sono purtroppo caduti nell’oblio, altri (pochi) si cantano tuttora in speciali circostanze. Sono stati quasi tutti composti e musicati in occasione di avvenimenti e solennità religiose particolari da parte di autori locali e derivano in parte dal sentire religioso popolare.
Gli epigoni di questi inni sono notoriamente riconosciuti nelle persone di don Giovanni Lombardo (1877-1941), mons. Mario Alfieri (1893-1960) e p. Ernesto Chiereghin (1900-1966) per la parte poetica, e di mons. Vittore Bellemo (1898-1966) per la parte musicale. Al Cristo di San Domenico, ad esempio, sono stati dedicati ben 5 inni, due ai Santi Patroni della città e diocesi Felice e Fortunato nonché alla venerata Madonna della Salute, uno per ciascuna delle Madonne venerate in diocesi: Madonna della Navicella e Madonna Addolorata (Chioggia), Madonna delle Grazie (Pettorazza Papafava), Madonna della Carità (Loreo), Madonna dell’Apparizione (Pellestrina) e Madonna del Vaiolo (Taglio di Po), inni tutti scritti e musicati in varie epoche.

Il più antico dovrebbe risultare quello dedicato al Cristo di S. Domenico, scritto e musicato da don Angelo Meneghetti, organista della cattedrale, risalente al 1901 e che inizia con le parole “Vieni, Signor pietoso”; il più recente quello composto e musicato da Giacomo Rossetti e che è andato ad affiancarsi all’altro pure dedicato alla Madonna della Navicella. In concomitanza con l’anno Mariano proclamato dal nostro vescovo in diocesi, Francesco Ferro ha raccolto gli inni dedicati alle Madonne della diocesi stessa, corredandoli, oltre che con i nomi dei vari autori, le parole, la musica e le date, anche con alcuni cenni storici sui vari santuari in cui esse sono venerate (si ricordi l’osservazione del vescovo Piasentini che ripeteva spesso come la nostra fosse una diocesi fortunata ad avere ben 4 santuari mariani). Le schede cronologiche e la bibliografia essenziale sono state invece diligentemente curate dal nostro direttore, mons. Vincenzo Tosello.
Un lavoro semplice ma prezioso che aiuterà, come scrive l’autore nella presentazione, “a sentirci figli privilegiati e quasi (a spronarci) a chiedere a Maria di continuare a farsi presente tra noi in modo tangibile per fortificare la nostra fede talvolta vacillante o solo tradizionale”.

Angelo Padoan

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