Il Presepe nella Storia e nell’Arte

10,00

Chioggia 1995, pp. 196.

Descrizione

11-presepePresentazione

L’opera che, per felice coincidenza, pubblichiamo in questo Natale 1995, nel 50° del nostro Settimanale, è per molti aspetti originale e si presenta come una ben riuscita sintesi storico-artistica sulla singolare vicenda di una tradizione che caratterizza la celebrazione del Natale di Gesù, il Presepe appunto.
L’autore non trascura nulla di ciò che può attenere a questo mistero rappresentato: parte così dai Vangeli canonici per passare a quelli apocrifi, alle acquisizioni delle riflessioni dei santi e a quelle dell’estro degli artisti; accenna alle grandi questioni cristologiche dei primi secoli e alla necessità di inculcare nel popolo la verità di un Dio fatto Uomo; non dimentica le questioni di calendario sulla data del 25 dicembre e sul rapporto con il 6 gennaio; passa quindi in rassegna le figure centrali e quelle secondarie del presepe, riservandoci curiose e documentate osservazioni.
Certo non si può non riferirsi al primo presepe di Greccio: ma in realtà si trattava di un presepe animato, più vicino alle sacre rappresentazioni; più battuta invece la strada dei presepi inanimati. Ma c’è anche il presepe meditato suggerito dagli Esercizi di Ignazio, e i presepi più essenziali con Maria e il Bambino e le altre mille fogge di rappresentazione di questo unico e straordinario mistero
Ed eccoci allora condotti per mano attraverso le varie fasi dell’evoluzione del presepe, da quelle più semplici a quelle più complesse, da quelle reali a quelle più artefatte: una teoria di stili e di prassi che fa perno sulle creazioni del genio italiano dopo gli spunti offerti dall’oriente attraverso la mediazione dalmata, e si sofferma nella nostra laguna e nelle creazioni chioggiotte. Spazia poi in tutta Europa e nelle terre di missione dando l’idea di una forma ormai universale di rappresentare e vivere il mistero del Natale.
Ed è proprio il presepe – ci ricorda l’autore – la prima arte ad accogliere il popolo come personaggio a pieno titolo, è il presepe ad educare alla contemplazione del mistero, è il presepe anche a stimolare la creatività più geniale, per quanto a volte arbitraria, è il presepe a rendere più vicino – in ogni terra e in ogni cultura – il Dio fatto Uomo per ogni uomo.
Non è ancora finita, perché, in Appendice, c’è spazio per ciò che fa da contorno al Natale, tradizioni forse meno cristiane (ma non è del tutto vero, ci suggerisce l’autore…), eppure legate ormai alla nostra cultura: dall’albero di Natale al San Nicolò-Santa Claus che sfumano e quasi si intrecciano con i più consumistici Babbo Natale e Befana… Il tutto poi è corredato da numerose riproduzioni di opere d’arte che illustrano il cammino del mistero rappresentato nel corso dei secoli.
Un libro senz’altro da leggere, che stimolerà la nostra curiosità ed arricchirà le nostre conoscenze, che ci darà modo di capire qualche cosa, anzi molto di più, su questa singolare tradizione; e che – ci auguriamo – potrà soprattutto farci vivere meglio il mistero, aiutandoci ad apprezzare i tentativi fragili e sublimi messi in atto dagli artisti e dai popoli di ogni tempo per rappresentarlo.
Un grazie all’autore per la sua preziosa fatica e a tutti l’invito ad una davvero buona lettura.
Don Vincenzo Tosello Direttore di Nuova Scintilla

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