Antenne della speranza

15,00

Giuliano Marangon

Campane e campanili storici della diocesi clodiense

Chioggia 2010, pp. 182

Descrizione

72-Antenne-della-speranzaAi lettori

Non posso pensare alle campane senza sentirmisi risvegliare l’emozione dei rintocchi frettolosi di una campanella, dondolante da un arco sopra il tetto di una chiesuola di campagna. Quell’emozione fanciullesca è associata al ricordo delle lunghe tirate di corda (allora le campane erano azionate a mano) che arrischiavano d’incallire anche mani fresche di anni. È associata particolarmente ai giorni pigri d’estate, quando a sera i rondoni, allo scampanio dell’ Ave Maria, disegnavano in cielo le loro danze frastagliate, quasi a salutare la lenta discesa del sole all’oriz-

zonte e a regalare i loro ultimi garriti all’incipiente silenzio della notte. Simili ricordi – ovviamente arricchiti di contorni personali – si rinnovano per chissà quante persone, quando i rintocchi si sentono rimbalzare sulla Laguna oppure frangersi tra i filari di pioppi del Delta e perdersi tra le distese vallive e le campagne del nostro territorio.

I rintocchi delle campane sono voci amiche che interpellano, al pari delle voci umane: i sacri bronzi infatti portano generalmente un nome, quello dei santi o della Vergine di cui è riprodotta la figura in bassorilievo, portano talvolta un motto inciso sulla gola o nel bordo inferiore. In quel nome, in quel motto si coagulano devozione e preghiera; talvolta si esprimono note di storia che solo pochi conoscono, dato che i campanili sono normalmente poco accessibili e le scritte compaiono spesso in latino. Le campane suggestionano, interpellano, raccontano. E tu scopri che anche lì c’è una vita che nasce e che muore, una vita che si rigenera, intrecciata alla storia delle comunità cristiane.

Per capire il linguaggio di numerose iscrizioni – vergate nella lingua di Cicerone – vedono la luce queste pagine, che non solo registrano le scritte incise sulle lapidi dei campanili e nelle campane dei centri più antichi della diocesi clodiense – Chioggia e Sottomarina, Pellestrina, Loreo, Cavarzere, Ca’ Venier e circondario – ma all’occorrenza ne danno anche la traduzione.

Purtroppo l’ultima guerra mondiale ha infierito pure sulle campane, spegnendo qualche voce che veniva dall’antichità. Di fatto il Regio Decreto del 23 aprile 1942 n. 505 dello Stato Italiano dispose – per esigenze di guerra – a raccolta delle campane dei nostri edifici di culto, per convertire il metallo fuso in armi di difesa. È vero che con analogo Decreto del 6 dicembre 1945 si autorizzava il Ministero dei Trasporti a provvedere alla restituzione dei bronzi in precedenza requisiti. Ma intanto le scritte antiche erano scomparse nella fusione, e con quelle scritte anche briciole di storia. La guerra ha infierito su campane e su campanili, sfregiando simboli della nostra religiosità.

Questa modesta pubblicazione vorrebbe completare a mo’ di corollario il recente trittico, teso a valorizzare le iscrizioni presenti nella nostra città e nel territorio: Viaggio nella memoria (2000), Frammenti di mistero (2001) e Briciole di storia (2008). Nel contempo vorrebbe dare una percezione più viva della nostra comunione di fede con le passate generazioni, le quali da quelle stesse campane sono state ‘svegliate’ e invitate alla devozione, infervorate e consolate. Essa inoltre – attraverso l’ampia rassegna di campane prese in considerazione – richiama idealmente il vasto concerto a stormo che si alza da tutta la diocesi, ogni qualvolta viene eletto un nuovo papa per la Chiesa universale o un nuovo vescovo alla ‘cattedra’ clodiense. L’ultima volta è stata per il vescovo Adriano, il quale, con la sua nomina alla sede di Chioggia – notificata alla diocesi intorno a mezzogiorno di sabato 28 marzo 2009 – ha fatto vibrare a pieno concerto, simultaneamente, più di 170 campane – sulla fascia costiera dell’ Adriatico – dal porto di Malamocco al Delta del Po.

Oltretutto le campane sono beni di pertinenza delle nostre chiese, che meritavano – semplicemente a questo titolo – di essere recensite e conosciute più da vicino. Per cui la stessa scalata ai campanili può riuscire viaggio intellettuale significativo.

Chioggia, 11 giugno 2010

L’Autore

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Solamente clienti che hanno effettuato l'accesso ed hanno acquistato questo prodotto possono lasciare una recensione.